nell’ambito di IYMA – International Young Makers in Action prima nazionale
regia e coreografia Marco da Silva Ferreira
assistente alla regia Mara Andrade
con Anaísa Lopes, Duarte Valadares, Marco da Silva Ferreira, Vítor Fontes
direzione tecnica e disegno luci Wilma Moutinho
luci Luís Ribeiro
musica Rui Lima e Sérgio Martins
9 settembre 2016, La Pelanda, Roma
IYMA – International Young Makers in Action è un progetto che promuove e fa circuitare artisti emergenti provenienti da tutta Europa. Una rete di interscambio culturale dedicato ai giovani autori con cui Short Theatre collabora dal 2010.
Nell’ambito di IYMA lo scorso 9 settembre è andato in scena il lavoro di Marco da Silva Ferreira, portoghese classe 1986 prestato alla danza solo dal 2004. Il suo Hu(r)mano cavalca le ultime tendenze della danza contemporanea: musica dance martellante e ripetitiva, movimento estremo, esagerato, costante e sfiancante e un finale più calmo e cerebrale. Numerosi i prestiti della break dance, tantissimi schemi di movimento ripetuti in varie formazioni e molto ascolto tra gli interpreti, così si snoda lo spettacolo nella sua ora.
Uno schema già visto, troppo abusato, pretende e parte dalla convinzione che lo spettatore debba avere le chiavi di lettura del processo creativo a priori, quando anche una sinossi non riesce a chiarire l’evoluzione compositiva. L’essere spettatore non implica la sapienza indotta, ci vorrebbe più cura e rispetto per chi, addetto ai lavori e non, si approccia ad un lavoro così astratto. La sensazione di trovarsi a guardare quattro ragazzi in una discoteca, con un’energia invidiabile e ammirevole, è troppo forte. Placata l’adrenalina si vedono solo quattro ragazzi che si cercano, nel contatto fisico e nello sguardo, in modo asettico o fintamente ironico.
Non si capisce da dove parte né dove vuole arrivare il lavoro di questo giovane performer. Peccato!