Short Theatre 2016 | Radouan Mriziga | 3600

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photo Beniamin-Boar

nell’ambito di IYMA – International Young Makers in Action
prima nazionale
ideazione e coreografia Radouan Mriziga
realizzata e interpretata da Maria Ferreira Silva, Maïté Jeannolin, Radouan Mriziga
produzione Moussem Nomadic Arts Centre

Short Theatre 2016

11 Settembre 2016, la Pelanda

Ritorna anche in questa edizione di Short Theatre il danzatore e coreografo marocchino Radouan Mriziga. La cifra stilistica è la stessa della sua performance dell’anno scorso 55, dove tutto era incentrato sulla geometria di movimenti e dei gesti, e i disegni ispirati all’arte islamica.

Quest’anno nel suo lavoro 3600 si accompagna con altre due danzatrici. Lo spazio scenico è di nuovo la galleria del Macro, uno spazio atipico che ben si presta al suo lavoro informale incentrato più sulla performance, sull’happening che sulla danza.

In 3600, titolo che indica i secondi in cui si snoda la performance, ci sono molti richiami al suo lavoro precedente: il disegno di nastro adesivo sopra i quali sono posizionati dei mattoni, e la figura e la modalità di creazione di essa che lo stesso Mriziga disegna con un gessetto mentre il pubblico si colloca sui quattro lati dello spazio. I mattoni, fulcro dell’intera performance, sono inizialmente posizionati come un fiore di loto e durante i 3600 secondi vengono spostati e ricollocati con precisione e metodo a creare altre immagini e altre architetture.

Un continuo fluido e incessante di spostamenti in cui il performer diventa costruttore e manovale e in cui, davanti agli occhi degli spettatori, appaiono torrette, recinti, muri e pavimenti di mattoni dove, con una punta di sadismo, i danzatori accennano qualche passo di danza e di floor work.  Il tutto senza un sottofondo musicale ma con i soli suoni dei mattoni che si incastrano tra di loro.

Stranamente si è ipnotizzati da questi movimenti ripetitivi e da queste architetture che si modificano incessantemente, una litania che conquista. Si esce meno annoiati di quello che si crede e si ammira il coraggio del giovane coreografo che ha osato proporre una performance non sense.

 

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Autore

Valeria Loprieno

Caporedattrice della sezione Danza e Teatro. Danzatrice, coreografa e insegnante di danza. Laureata con il massimo dei voti, in Lettere con indirizzo discipline dello spettacolo alla Sapienza di Roma. Scrivetemi a teatro@nucleoartzine.com

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