coreografia, regia, luciVirgilio Sieni
interprete Giuseppe Comuniello
assistente al progetto Gaia Germanà
elementi scenici Antonio Gatto
produzione Compagnia Virgilio Sieni
in collaborazione con AMAT per Civitanova Danza
la Compagnia Virgilio Sieni è sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Comune di Firenze
Short Theatre 2016
13 settembre 2016, La Pelanda, Roma
Torna a Short Theatre uno dei coreografi più rappresentativi della danza italiana, il direttore della Biennale Danza, Virgilio Sieni. Da sempre impegnato in progetti altri che lo hanno portato ad introdurre il suo linguaggio gestuale e registico in ambienti diversi da quello della danza, è da anni che si cimenta, infatti, in lavori con categorie di persone che non appartengono strettamente al suo mondo.
Non è il caso però di Giuseppe Comuniello, l’interprete di questo Pinocchio_leggermente diverso, che da anni si prepara alla danza. Giuseppe è un non vedente, un poetico Pinocchio che si aggira nella sala in cui i nastri adesivi e gli oggetti collocati in modo preciso lo aiutano ad orientarsi. I suoi piedi diventano i suoi occhi tanto che quasi non si riesce a percepire di essere davanti ad un danzatore cieco.
Tutta la pièce si riempie così di momenti di rara bellezza, un lavoro che parla per immagini e dettagli, che riesce ad essere malinconico e triste in un momento, ma spiritoso e divertente in quello subito dopo, così come il personaggio a cui è ispirato. Giuseppe danza con facilità estremizzando il suo corpo in modo sublime, il suo linguaggio gestuale è impregnato da quello di Sieni, la sua energia è vitale e contagiosa.
Le sue interazioni col pubblico si svolgono anche fisicamente quando per due volte chiama delle persone per essere aiutato. Un primo gruppo di quattro persone che lo sorreggono e lo trasportano in una cassa, e sul finale una donna che sulle sue spalle vagherà per il palco con un ridicolo impermeabile rosso e una bacchetta da fatina. Il loro vagare è per noi spettatori un po’ al buio e un po’ in luce, ma per Giuseppe tanto è uguale, si destreggia da sempre nel buio e lo fa in modo incantevole.