Varrebbe la pena vedere Signs of protest – from Page to Street anche solo per il luogo che la ospita.
A due passi dal caos del centro di Roma, si trova la tranquillità inaspettata di Palazzo Taverna, storico edificio romano che stupisce il visitatore per la monumentalità dell’ingresso e la maestosità della fontana seicentesca. Il silenzio irreale di questo luogo conduce quasi naturalmente il visitatore verso la Biblioteca degli Incontri Internazionali d’Arte, sede da più di dieci anni del ciclo di interventi Il Cielo.
Quello esposto attualmente è il progetto di un’artista italo-libica, Adelita Husni-Bey, progetto la cui attuazione è sicuramente delle più originali. L’idea è quella di inserire, tra le pagine di una decina di volumi presenti nella biblioteca, una serie di disegni ad inchiostro, in modo tale che lo studioso, nello sfogliare il libro, si trovi improvvisamente davanti l’opera dell’artista.
La scelta dei libri non è casuale, i titoli richiamano la lotta al capitalismo, l’importanza della ribellione da parte dei giovani e la difesa della cultura; tra gli altri Tutti uniti! Tutti insieme ma scusa quello non è il padrone? di Fo, Chi insegna a chi? Cronache della repressione nella scuola e Giovani all’opposizione di Keniston.
Così come i libri, anche i disegni che vi si trovano all’interno rappresentano azioni di protesta e scene di manifestazioni, con cartelli che non risparmiano accuse alla società capitalista («Capitalism is a kind of slavery with golden chains») e richiami alla tutela dei più deboli.
Ed ecco che il titolo di questa esposizione apparirà come una vera e propria esortazione da parte dell’artista: è lo stesso lettore che deve passare from page to street, dalla pagina alla strada, dalla dimensione privata e personale della lettura, alla partecipazione alle azioni di protesta collettiva.
Obiettivo: stimolare la riflessione sulla centralità della cultura e sull’importanza della diffusione e accessibilità del sapere (non a caso l’esposizione avviene all’interno di una biblioteca); cultura e sapere che devono essere visti come strumenti imprescindibili e, insieme, come obiettivi stessi dell’azione di lotta.
SIGNS OF PROTEST – FROM PAGE TO STREET
Palazzo Taverna – Biblioteca degli Incontri Internazionali d’Arte, Roma 13 giugno – 30 settembre 2012,
di Adelita Husni-Bey.
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