Di che segno zodiacale è Superman? Perché Catwoman si mangia le unghie? A quanti anni ha iniziato a danzare Batman?
A queste e ad altre domande risponde in maniera giocosa e un po’ naϊve lo spettacolo della compagnia Deja Donne, Not Made For Flying.
Supereroi completamente umani, bambini mascherati, fiduciosi nei loro super poteri fino a quando una consapevolezza non li assale: Non siamo nati per volare. Allora via il mantello, via la divisa, via la mascherina: la festa è finita.
Un gruppo formato da giovani danzatori, provenienti da diversi paesi, si racconta attraverso parole e danza. Rievocano i primi passi, mossi nel tentativo di volare: i balli alle feste, nelle stanzette solitarie, le prime vere lezioni di volo.
Quella del supereroe si rivela presto una maschera inadeguata. Desideri e delusioni, personali e professionali, rendono i ballerini molto umani. Lo sforzo e la fatica non sono nascosti: i passi si fanno a tratti anche goffi ed il raccontarsi diventa uno sfogo.
La performance nasce da un progetto di ricerca accademica sulla danza, che vede coinvolti i dipartimenti di scienze dello spettacolo delle Università di Perugia e di Monaco.
La cooperazione internazionale fra le due università ha visto partecipare, assieme alla compagnia Deja Donne, l’EnKnap Group, per una messa in scena che lavora sulle pratiche della danza degli anni Ottanta, sui suoi stimoli culturali e sulle sue espressioni più popolari.
Il nuovo decennio, approdato al vintage, è il substrato che accomuna, nei ricordi, i giovani provenienti da realtà diverse e che dà un tocco eccentrico alla scenografia spoglia.
Il potenziale superumano è letto come uno stimolo al miglioramento, una tensione ideale che spinge a far meglio, benché sia proprio nelle sconfitte e nelle cadute che l’essere umano assume a volte tratti più eroici.
Lo spazio scenico contribuisce alla demitizzazione degli eroi dei fumetti: il Bat-segnale scintilla su una tendina da terrazzo, di quelle a listarelle che non fanno entrare le mosche e che è divertente far tintinnare al proprio passaggio. È da lì che uscirà di scena, sul finale, un Batman timido e smilzo, di origine polacca, innamorato, deluso e violento. Da lì si allontaneranno anche tutti gli altri protagonisti di quest’improbabile parata.
Beata le terra che non ha bisogno di eroi, diceva Brecht. Prospettiva ancora lontana. Più modesto, ma probabilmente necessario, è il passo compiuto sul finale dai nostri protagonisti che, slegandosi da miti infantili, rinunciano a voler essere come Zorro e, nudi, affrontano la realtà.
Not Made For Flying
coreografia Simone Sandroni
Deja Donne: Martina La Ragione, Vladimir Ilich Rodrigues Chaparro, Tina Runko
EnKnap Group: Gyula Cserepes, Luke Dunne, Ana Stefanec, Tamas Tuza
Luci: Arnaud Poumarat, Tomiko Arai, Omar Ismail
Costumi: Lenka Flory
Sound e Musica: Drago Ivanusa
Tecnico suono: Omar Ismail
7 e 8 ottobre 2011, h 21 – Teatro Vascello Roma