TAPIS VOLANTS: UN VOLO FATTO AD OPERA D’ARTE

0

Tapis Volants, una mostra che intende rivelare i significati contraddittori connaturati nell’immagine del tappeto volante, in un dialogo tra arti e culture diverse che sintetizzano il brivido insieme attraente e terrorizzante di un simbolo universale, evanescente e misterioso.

Dagli antichi tappeti orientali, costellati di trame di broccato, velluto e seta dalle tinte indefinite, si snoda un percorso fatto di mistero e incanto, in cui l’osservatore è chiamato ad abbandonarsi, volando nei secoli, fino a raggiungere lo sperimentalismo artistico del Novecento, gli studi sul movimento dei corpi e la loro interazione con lo spazio.

Il tappeto, oggetto che orna le abitazioni, su cui camminare, sedersi oppure inginocchiarsi per rivolgere una preghiera silenziosa alla divinità, elemento così concreto e terreno della nostra quotidianità, prende vita e inizia a volare, diventa materia del sogno, e si trasforma nelle mani dell’artista, che lo libera del suo convenzionale significato per svelarne la magia.

Un tappeto volante può accompagnare il suo passeggero ovunque, guidarlo oltre i confini  dell’immaginazione per entrare nel cuore del suo desiderio più nascosto e assumere ogni volta consistenza diversa. La magia del volo e i segreti che essa custodisce si schiudono, così, nella forma che l’arte suggerisce, all’interno di un percorso nella storia e nell’uomo, nel suo essere costantemente assetato di conoscenza, perennemente alla ricerca di quell’espressione tangibile in grado di esprimere l’aspirazione all’infinito e al controllo.

Attraversando le ampie sale in cui è allestita l’esposizione, si può scegliere di passare accanto al tappeto di stagno di Carl Andre o salirci sopra, e, chiudendo gli occhi, sperare di alzarsi in volo. Ci si sposta lentamente tra le opere, quasi rapiti dalla leggerezza impalpabile che caratterizza l’atmosfera, lasciando correre il pensiero di fronte al movimento del nastro magnetico “volante” di Zilvinas Kempinas, per poi sedersi a contemplare l’insolito tappeto di trucioli di matita di Taysir Batniji, che copre interamente il pavimento suscitando una suggestiva meraviglia.

Come l’artista si affida ai suoi strumenti tecnici e all’immaginazione per produrre l’opera d’arte, così l’uomo, sostando sul limite del rischio, tra voli pindarici e diffidenza nelle proprie capacità, sembra invitato a fare una scelta: rimanere a terra o partire, permettendo al tappeto volante   di diventare scrigno segreto e intimo delle sue contraddizioni.

TAPIS VOLANTS

Accademia di Francia – Villa Medici, Roma 30 maggio – 21 ottobre 2012,

a cura di Philippe-Alain Michaud,

in foto Hans Haacke Blue sail” 1964-1965.

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Avatar

Webmaster - Redattore Cinema

Nessun commento

  1. Pingback: LA SETTIMANA DI CARTAPESTA dal 2 all’8 luglio 2012 | Pensieri di cartapesta

  2. Pingback: LA SETTIMANA DI CARTAPESTA dal 9 al 15 luglio 2012 | Pensieri di cartapesta

  3. Pingback: LA SETTIMANA DI CARTAPESTA DAL 16 AL 22 LUGLIO 2012 | Pensieri di cartapesta

  4. Pingback: LA SETTIMANA DI CARTAPESTA DEL 23 AL 29 LUGLIO 2012 | Pensieri di cartapesta

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi