Teho Teardo e Blixa Bargeld-Live-Quirinetta
artista Teho Teardo e Blixa Bargeld dove Quirinetta quando 4 maggio 2016 sul palco Teho Teardo, Blixa Bargeld, Martina Bertoni, Gabriele Coen, Elena de Stabile, Mariana Dudnic, Ambra Chiara, Simone Sitta
Il Quirinetta è uno spazio dalle tinte retrò al centro di Roma, che possiede, al solo varcarne la soglia, il magico potere di sospendere il tempo reale. Questo suo carattere peculiare unito all’intima atmosfera che vi aleggia lo rende il luogo adatto per accogliere eventi straordinari e particolari, come il concerto di Teho Teardo e Blixa Bargeld – voce degli Einstürzende Neubauten, gruppo berlinese dalle sonorità industrial – del 4 maggio scorso. La raffinata collaborazione fra questi due artisti è maturata infatti con la produzione di un secondo album, Nerissimo – uscito l’8 aprile scorso –, e il palco del Quirinetta è stato scelto come prima piazza per dare il via al tour europeo di presentazione del disco, che li vedrà impegnati – per ora – fino al prossimo settembre.
Nonostante qualche piccola incertezza tecnica iniziale – situazione che ha permesso allo stesso Bargeld di esprimere se stesso in una veste comica posata e velatamente malinconica, degna di un clown bianco –, il concerto si è svolto piacevolmente: poco più di un’ora e trenta di pura musica, che ha visto l’alternarsi di brani del nuovo lavoro intrecciati ad altri del lavoro precedente, Still smiling (2013). Ottima la qualità sonora del luogo, dovuta anche al minuzioso lavoro dei fonici presenti, che hanno permesso a qualsiasi sfumatura di raggiungere l’orecchio dell’ascoltatore, senza far perdere nulla della poesia. Ciò che risalta immediatamente all’orecchio è la ricerca sonora estremamente poetica, che fa Teardo creando suoni ed atmosfere, alla quale Bargeld si lega con la sua voce calda, a tratti scura ad altri chiara, indubbiamente sempre tormentata: l’incontro fra queste due personalità profondamente diverse è il frutto di un dialogo artistico raffinato, che fa intravedere quanto le caratteristiche dell’uno possano completare quelle dell’altro. Le sonorità – come i testi – hanno tratti cupi ed energici, lasciando spazio ad un sorridere leggero e malinconico.
Bargeld, col suo essere elegante, si destreggia fra lingua tedesca, inglese e italiana, giocando con qualità vocali magnetiche ed avvolgenti che lo dimostrano un interprete d’eccezione, mentre Teardo si immerge nei suoi arrangiamenti, in loop e suoni di una qualità e di un’intensità emotiva coinvolgente, a tratti straniante: la passione si traduce anche nelle gestualità che lui stesso offre al quartetto d’archi presente sul palcoscenico – Elena de Stabile e Mariana Dudnic al violino, Ambra Chiara alla viola e Simone Sitta al violoncello –, il quale viene come esortato a partecipare alla riproduzione del suono, a mo’ di direttore d’orchestra. Sul palcoscenico sono presenti anche altri due artisti, il clarinettista e sassofonista Gabriele Coen, che regala il suo “grido” alla sonorità del duo Teardo/Bargeld, e Martina Bertoni al violoncello – un violoncello nero –, una sorta di fata capace di stregare con il suo suono il pubblico del Quirinetta.
Ciò che più rimane impresso è la capacità di questi artisti di rapire l’attenzione dei presenti, così tanto da far dimenticare quasi di respirare e di muoversi: nei momenti di maggiore sospensione, di delicatezza ed intimità sonora, si è prodotto un silenzio religioso, attento, carico di energia dovuta all’assistere di un evento irripetibile. Il pubblico tutto si è preso carico di un ruolo più simile a quello di testimone che di spettatore appassionato di musica, e questa cura avuta nei confronti del duo e della sua produzione ha permesso uno scambio molto intenso. Da non perdere in futuro.
