I The Grey Rock Trio si sono esibiti al Blues Open in un concerto che ha dato inizio al loro primo tour, interamente autoprodotto, volto a promuovere il loro primo EP Coincidence.
Artista: The Grey Rock trio
Album: Coincidence
Dove: Blues Open
Quando: 31 maggio 2013
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In occasione dell’apertura del loro primo tour musicale, interamente autoprodotto, volto alla promozione del loro EP Coincidence, incontriamo per la prima volta sul palco del Blues Open, noto Music Club della provincia di Roma sito nella suggestiva cittadina etrusca di Cerveteri, i The Grey Rock Trio.
Sono Pierpaolo Tamburrini voce e chitarra, Marco Parcesepe al basso e Alessio Campogiani alla batteria. Nonostante siano in tre il loro impatto è molto vigoroso. La band dà il benvenuto al pubblico aprendo il live con una esecuzione acustica del frontman Pierpaolo Tamburrini. L’accoglienza e la voce contrassegnano la serata con un sound profondo e travolgente proprio del carisma e della personalità trasandata, ma senza eccessi, del grunge. L’effetto immediato che produce è quello della intima intenzione volta a regalare qualcosa che vada al di là di una musica ben suonata e ricca di orpelli. Quel qualcosa in più tipico dell’atmosfera e del Groove di questo genere musicale.
Dopo il primo pezzo, il cantante viene raggiunto dagli altri due componenti e la percossa del rock arriva immediata. L’avvenenza del trio è strepitosa. La loro intesa, il feeling tra i membri combinato alla loro esemplare competenza li conduce tutti uniformemente sulla stessa lunghezza d’onda; da pezzi come So long, dal tono sfumato di una sottile insistente ed urlata malinconia, alla caparbia Drive che ci immerge in un vortice di immagini ed echi distorti di una vita fortemente vissuta trasudante dal testo.
Nel mezzo del concerto Pierpaolo Tamburrini ringrazia umilmente il pubblico per il supporto dimostrato, ed esprime la sua gratitudine nei confrontti di due persone presenti- che lo hanno iniziato alla musica quando era ancora adolescente, invitando uno dei due a suonare con loro. In questo il gruppo dimostra di avere una predilezione per il pubblico e uno stimabile orientamento all’interazione con esso.
E il loro intento è accertabile quando, a concerto appena concluso, le insistenti pretese del pubblico per proseguire l’esecuzione li fanno tornare sul palco improvvisandosi in due brani con l’inattesa partecipazione di un collaboratore del locale, il quale interviene con la sua armonica in due strabilianti cover, di cui l’ultima Keep on rockin in the free world di Neil Young fa totalmente traballare tavoli e bicchieri. Ed è cosi che l’intesa tra band e fan, più o meno recenti , è senza alcun dubbio assodata.
I colori della voce, dei suoni, delle melodie si percepiscono nitidamente e direttamente. Nonostante la storia di questo genere musicale sia a volte cupa, i The Grey sperimentano il loro grigio solo nelle loro canzoni e quello che ne esce è vera luce nella speranza che questa band possa emergere con tutto il suo entusiasmo.
I ragazzi si mostrano altrettanto disponibili nello scambiare due parole con la redazione di Pensieri di Cartapesta, a seguito del loro live, circa la loro musica e i loro piani da band emergente.
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