THE PSEUDOSURFERS EP
Artista: ThePseudoSurfers
Componenti:
Enrico M. – chitarre, voce, samples, songwriter
Silvia S. – basso, voce
Genere: noise/shoegaze/dream
Etichetta: autoprodotto
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C’è sicuramente lo zampino di un disco come Loveless (storico album dei My Bloody Valentine del 1991) nella direzione della ricerca sonora del duo romano The Pseudosurfers; con ovvie differenze di badget – famosa infatti è la voce sullo sfiorato fallimento della casa di produzione Creation Records, all’epoca colpevole di aver eccessivamente “viziato” il suo fiore all’occhiello – ma non certo di tempo e dedizione, considerando che in un anno i finti surfisti hanno varcato le soglie di quattro diversi studi di registrazione.
Il risultato condensato nei cinque pezzi di The PseudoSurfers EP va elogiato per la estrema cura timbrica e per le modalità in cui questa riesce a valorizzare il songwriting scarno, quasi nebulizzato. E pare proprio che il disco viva di questa particolare carica antinomica: la delicatezza di strutture che si dissolvono l’una nell’altra e di parole sussurrate a cui è stato amputato il legame di senso con tutto ciò che è terreno da un lato; il muro di suono che fagocita tutto il resto dall’altro. E così la piuma d’oca che ha tratteggiato quel grazioso disegno melodico diventa il pugnale che squarcia i coni degli amplificatori urlanti e che una ballerina classica rinfodera nei suoi anfibi troppo grandi.
La folle risata di apertura di Jungles Of Iran poco prima del ruggito di irriconoscibili chitarre filtrate e distorte all’inverosimile, da inizio alla progressiva dematerializzazione della semantica in favore di una succosa polpa emotiva, trovando in Semantics il punto medio (non a caso è la traccia numero 3) e concludendo l’opera in Irrotational, dove la risacca ipnotica di quelle stesse distorsioni concede l’ultima parola sensata ad un impulso intermittente, disarticolato: un messaggio in codice Morse da cui recepiamo speranzosi l’arrivo di un imminente full length.
Ebbravi!!!
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