The Stag, di John Butler, Irl. 2014, 94′
@ Casa del Cinema, Irish Film Festa, 27 – 30 Marzo 2014
John Butler, al suo esordio come regista e scrittore di un lungometraggio, ambienta The Stag fra i fitti boschi e le verdi colline della “Terra dei folletti”, creando l’atmosfera adatta a una colorita commedia che celebra l’amicizia e lo spirito irlandese.
Il titolo già prelude a guai e avventure: The Stag (addio al celibato), potrebbe marciare sulle tante commedie hollywoodiane che negli anni hanno trattato lo stesso tema. Eppure, il film riesce a emergere da quella distesa di avventure non sense, di amnesie da alcool e droga, o di imbarazzanti equivoci sessuali, che caratterizzano solitamente questo genere di vicende.
The Stag è la storia di vecchi amici che nascondono un intimo segreto e che vengono travolti dalla carica mascolina e folle di un outsider, “The machine”, che riesce ad avere la meglio sulla loro condotta impeccabile.
A questo “Stag” fra i boschi, organizzato in fretta e furia, lo sposo non vuole proprio partecipare. E’ la fidanzata a convincerlo, insistendo però affinché venga coinvolto anche suo fratello, “The machine”, un uomo incredibilmente schietto, fastidioso ed energico che il gruppo di amici cerca fortemente di evitare. Alla fine, non soltanto “The machine” sorprende il gruppetto arrivando a sconvolgere routine e piani, ma sarà il Deus ex machina che scioglierà i nodi della vicenda e dei rapporti fra i protagonisti, in un crescendo di situazioni improbabili e pericolose che invece di rovinare l’atmosfera, la caricano di comicità e adrenalina.
Il film colpisce per la comicità – dei dialoghi e delle circostanze – e per la spontaneità degli interpreti, tra cui spicca uno spassoso Peter McDonald nel ruolo di burattinaio buono. Le scelte musicali – per lo più tipici ritmi celtici – accompagnano lo spirito di unione e avventura che pervade la vicenda, per confluire nell’irlandesissima e romantica One love che celebra il lieto fine.