The Tree of Life
Paese USA
Anno 2011
Sceneggiatura e Regia Terrence Malick
Fotografia Emmanuel Lubezki
Montaggio Hank Corvin, Jay Rabinowitz, Daniel Rezende, Billy Weber, Mark Yoshikawa
Musica Alexandre Desplat
Durata 139′ (360′ director’s cut)
Produttori Dede Gardner, Sarah Green, Grant Hill, Brad Pitt, Bill Pohlad
Dov’è che il tempo perde la sua strada se non dove l’acqua incontra la terra? Una schiera di corpi omogenei di tutte le età, di tutte le epoche si incontra su una spiaggia; ora abbracciarsi è verità. La vita, quella vita che la bocca della Castellucci definisce “vita delle vite”, è forse qualcosa che può appartenere?
Il pensiero si arroga il diritto di pretendere una risposta anche da Dio: “cosa siamo noi per te?” E’ l’essenza unica dell’Universo a rendere nulla qualsiasi risposta. La domanda non ha terra dentro la quale porre le proprie radici: Cos’è noi? Cos’è te? Una cellula del cuore di un feto è più noi del gas di un anello di un pianeta? Una molecola d’aria che respiro è io? E quando espiro diventa tu?
The tree of life è un film che ci ricorda che siamo una macchia in un disegno ancora da compiere. Come dinosauri delle relazioni non riusciamo a vedere la potente interconnessione che ci unisce a tutti gli elementi dell’universo. Crediamo di essere all’apice dell’evoluzione umana, mentre siamo solo al principio. L’uomo si separa dal resto e crede di poter influire sugli eventi, di essere il centro, di essere l’artefice, senza vedere che la foglia in realtà ha già in se l’albero: basta guardarla contro luce.
Dunque la sofferenza è la visione nitida di uno sguardo attento? Le luci ingannano spesso più delle ombre.
Nella sala la musica si fonde con la poesia della fotografia. Immagini meravigliose evocano la vita in tutte le sue forme e nella sua unica unicità. Lo spettacolo è da considerarsi un capolavoro, qualcosa di davvero bello. Un evento inaspettato si conclude, allora ci si alza e si torna al pensiero, in silenzio, mentre un bambino sussurra piano, ma con convinzione: “voi due lottate dentro di me e lotterete per sempre“.
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