PETER PAN SPEED ROCK
Line up:
Peter van Elderen – chitarra
Bart Nederhand – batteria
Bartmann – basso
Dove: Sinister Noise
Quando: 12 /11/2012
Album: We want blood!
Etichetta: Suburban Records
Anno di pubblicazione: 2010
Video di We want blood! su YouTube
Sito ufficiale dello SpeedFest (per l’anno prossimo ancora in programmazione)
Titolo ripreso dalla rima strofa di Pogo Dancing, pezzo dei Vibrators del 1976
We want blood! Vogliamo il sangue! Questo è il titolo dell’ottavo album dei Peter Pan Speed Rock (PPSR) presentato in Italia lo scorso novembre al Sinister Noise. Già dal titolo del loro ultimo lavoro si può intuire di che pasta siano fatti questi tre olandesi di Eindhoven, unitisi nel loro progetto nato nel ‘96: tutti i generi sembrano contaminarli, basta che siano hard & speed, forti e veloci, come l’hard rock, l’heavy metal, lo psychobilly, il punk rock e l’ hardcore punk. Molti sono i gruppi ai quali dichiaratamente si ispirazione, tra questi The Glucifer, The Hellacopters, Danko Jones, Zeke e Batmobile.
Non fate quelle facce se i PPSR non vi sembrano familiari; stiamo parlando di un gruppo che ha condiviso il palco con artisti del calibro dei Rage Against the Machine, Rammstein, Nashwille Pussy, Motorhead. È proprio Lemmy, il leader di questo ultimo gruppo e “guru” dei PPSR, la fonte di ispirazione per il chitarrista Peter Van Elderen ed il bassista Bob Muileboom, non solo nella musica ma anche nell’atteggiamento rock’n’roll.
Molto più che nel disco, è sicuramente durante il live che i fanatici del pogo dance possono partecipare all’eccesso urlato nei testi delle loro canzoni. Famosi infatti per le performance dal vivo, i PPSR si sono presentati sul palco romano con dozzine di lattine di birra e, mentre accordavano gli strumenti, tra un sorso e l’altro scaldavano il pubblico che iniziava, in fermento, ad avvicinarsi allo stage.
Ritmo velocissimo, musica altissima, riff grezzissimi: qualsiasi cosa è stata superlativa durante il concerto; così come fomentante per il pogo e lo stage-diving sotto-palco lo è stato il continuo inno agli eccessi, a far casino e a bere birra. La chitarra che strillava e il delirio di adrenalina e ripetizioni ritmiche sono sfociate in un suono deflagrante quando il cantante ha intonato We Want Blood!, seguito a nastro dal pubblico impossessato: sembrava che il sangue lo volessero veramente!
Il concerto è durato poco più di un’ora, conclusosi, su richiesta dei fan, con alcuni pezzi dei precedenti album e con la massima del cantante: «Se non ti piace il Rock’n’Roll sei un uomo finito».
Grazie al loro carattere e alla musica aggressiva e dura, segnata da uno stile potente, fracassone e da riff taglienti, i PPSR hanno dato l’impressione di essere una delle formazioni più vere, più eccitanti ed incitanti del panorama punk.
Se vi siete persi il successo del concerto al Sinister Noise, potete organizzarvi per lo SpeedFest del prossimo anno, senza dubbio uno dei festival più importanti sulla scena Hard Rock e di cui i PPSR sono tra i principali organizzatori e partecipanti. In attesa di incrociarli di nuovo a questo evento, vi auguro, insieme con la band, “buona musica e buone bevute!”