Tim Hecker: lo spirito guida

0

TIM HECKER, LO SPIRITO GUIDA

Line Up: Tim Hecker – synth

Dove: Chiesa metodista, Roma

Quando: sabato 24 novembre 2012

Info:

Official site

Tim Hecker facebook page

Esiste una musica fatta di stralci d’anima più che di tonalità, e Tim Hecker è uno di quelli che ne ha fatto una vita. Sound artist d’eccellenza (Mille Plateaux, Kranky, Fat Cat Records), esce nel 2000 come Jetone e l’anno successivo prendendo il proprio nome, per iniziare una carriera decennale che ha stillato delle gemme che rimangono nel panorama drone come i più bei ricordi sostano nel flusso della memoria di ognuno.

Montreal, classe 1974, Hecker è sperso tra la paura e l’amore e non trova un porto, riesce solo ad osservare e mentre sbatte gli occhi la musica gli sgorga sulle guance. La sua produzione è stata etichettata come “cathedral electronic music”, trovando in questo caso il suo grembo naturale tra le pareti della piccola chiesa metodista che ha ospitato Tucker, Nils Frahm, Vladislav Delay settimana dopo settimana, ed ora davanti alle panche rimarrà solo un altare stentato e a pensarlo ci si commuove quasi, pregustando la nostalgia.

In tour con i Godspeed You! Black Emperor, collaborazioni principali con NadjaOneohtrix Point Never, presente al Sonar, al Mutek e al club transmediale di Berlino, le riconoscenze ci sono tutte. In chiesa lo aspettano invece un pubblico molesto e un’acustica inospitale, ma Tim Hecker procede col suo set da tre quarti d’ora e per chi lo accoglie lui c’è completamente.

Definito “un presagio”, Hecker anticipa il futuro annullando generi e limitazioni e ricerca nella commistione tra noise ed ambientale le proprie risposte, allargando il suono e dilatandolo per poterlo indagare al dettaglio: probabilmente insoddisfatto torna poi indietro e si fa burbero nello scontro tra rumori elettronici e glitch, creando così un romanticismo tagliente di riverberi.

Hecker racconta di cose che tutti conosciamo ma non sapevamo esprimere, ascoltiamo uno scoppiettio ma scorgiamo una fiamma intensa, e intorno si amalgamano cieli, mistero, incanto e silenziosa astrazione. E’ un’emotività allucinata quella di Hecker, in cerca di una sentenza, sebbene quello che lascia sono questioni aperte, meravigliosamente irrisolte.

——————————————————————————————-

PER GLI ALTRI REPORTAGE DI CHORDE:

VLADISLAV DELAY

THE TALLEST MAN ON EARTH 

ALEXANDER TUCKER + GRUMBLING FUR 

VINEGAR SOCKS e ARCHIVIO ITALIANO PAESAGGI SONORI 

PAN AMERICAN

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Redazione

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi