TSUGUKAJI–KOTO: il koto come femminilità

TSUGUKAJI-KOTO@AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA (ROMA)

La settimana che è appena passata ha visto esibirsi al Teatro Studio, presso l’Auditorium Parco della Musica, talentuosi musicisti provenienti dal Giappone in onore di un interessantissimo mini-festival dedicato alla tradizione musicale e culturale nipponica.

Giovedì 12 è stata la volta di un duo formato da Tsugumi Yamamoto e Ai Kajigano. Le due artiste hanno proposto dei brani molto raffinati e squisitamente femminili suonati con il koto. I loro pezzi non sono stati soltanto di natura puramente musicale, ma hanno ricreato un ‘atmosfera mistica, quasi sacra, grazie al particolare utilizzo dello strumento. Spesso infatti, le due, e in particolare la Kajigano, hanno stupito gli spettatori con improvvisazioni davvero innovative: il koto è stato utilizzato non solo come classico strumento cordofono, ma anche per riprodurre suoni appartenenti al mondo della natura.

Come ha detto il presentatore prima dell’esibizione, le due donne hanno saputo coniugare la semplicità dei suoni con la complessità delle emozioni espresse. L’atmosfera era sommessa, l’ambiente appena illuminato e, accanto a melodie particolarmente dolci, ci sono stati momenti d’inaspettata follia.

È stata dunque un’esibizione che ha unito sentimenti contrastanti, pacatezza e grinta,  passione e tristezza. Attraverso i suoni e i rumori, le due giapponesi hanno mostrato i numerosi volti della donna che non sono maschere, ma sfumature uniche e intriganti della verità. Nessun’altra musica potrebbe riuscire ad esprimere in modo così limpido l’asimmetrica armonia dell’universo femminile.

La Yamamoto spesso si alzava in piedi per raggiungere le corde anteriori del koto e, in questi momenti, sembrava stabilire con il suo strumento una relazione affettiva. La Kajigano, invece, ha avuto un rapporto più scherzoso con lo strumento: i due sembravano essere vecchi amici mentre giocavano e si canzonavano a vicenda con il sorriso sulle labbra.

Quello di giovedì scorso è stato per il duo nipponico il primo tour europeo e, come la stessa Yamamoto ha tenuto a precisare, speriamo non sia l’ultimo!