UN GIRO IN PARADISO

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Dopo Inferno e Cantica II, va in scena al Teatro Olimpico Paradiso, con il quale Emiliano Pellisari completa la trilogia ispirata al Divin Poema del Divin Poeta.
Come nell’opera di Dante si susseguono canti che formano quello che oggigiorno è l’immaginario comune del Paradiso, così lo spettacolo è costruito in quadri – quattordici per l’esattezza – intervallati dal buio per i cambi di scena (unico momento in cui il rumorio dei materiali riporta sulla terra) che cadenzano il ritmo dello spettacolo stesso.
Ogni scena è, a sua volta, liberamente ispirata alle opere di grandi artisti: i famosi tagli di Fontana, riprodotti in scala 10:1, con teli elastici impiegati come nella modern dance da Alwin Nikolais; le inconfondibili figure dorate di Klimt; le enigmatiche illusioni ottiche di Dalì; persino le lettere dei versi di Alighieri, sotto forma di corpi umani.

È un susseguirsi perpetuo di riferimenti e richiami artistici, storici, allegorici, di forme, simboli e simbologie; figure che si trasformano in altre figure, come un fiore che inaspettatamente diventa un pipistrello bianco ed ancora un origami: è sorprendente quante forme possano creare sei corpi moltiplicati per due braccia, due gambe, una testa e un torace!
Il grandissimo impatto visivo è giocato su effetti ottici che sono tutt’altro che banali e l’insieme di luci, teli trasparenti, ganci, carrucole varie e un gran lavoro dietro le quinte, contribuisce a rendere lo spettacolo completo.
Anche la scelta della musica si sposa molto con le altre scelte artistiche mirate a ricreare un’atmosfera lontana, eterea, ma di cui il nostro io più profondo sente di far parte. E’ una musica rarefatta, essenziale, di suoni e voci umane elaborate con i sintetizzatori e vocoder: la perfetta colonna sonora di un locus amenus.
Tuttavia, ciò che che tiene alta l’attenzione per tutta la durata dello spettacolo, è la qualità del movimento degli interpreti, ginnicamente impeccabili dal punto di vista ginnico: essi si muovono come avvolti da una sostanza a metà tra lo stato liquido e lo stato gassoso dell’acqua, nella quale i corpi fluttuano e si librano insieme a palloni in PVC e poltrone Palton, in orbita tra loro, dove la legge di Newton non esercita alcuna influenza.

PARADISO triologia Divina Commedia
Una creazione di Emiliano Pellisari
Coreografie Emiliano Pellisari e Mariana Porceddu
Danzatori Mariana Porceddu, Patrizio Di Diodato, Chiara Verdecchia, Valeria Carrassa, Maria Chiara Di Niccola, Carim Di Castro
Musica elettronica avantgarde e classica contemporanea rielaborazione/mix di Riccardo Magni ed Emiliano Pellisari (Ligeti, Riley, Noto, Glass, Cage, Nono, Brio, Grossi, Sciarrino, Stockhausen, Schonberg, Scelsi, Brian Eno, Kraftwerk, Autechre, Reich)

Da mercoledi 11 a domenica 22 aprile ore 21.00
Teatro Olimpico

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Autore

Audrey Quinto

Mi diletto a tradurre in parole quello che trovo emozionante quando assisto ad uno spettacolo di danza

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