Unalaska, il nuovo disco del progetto musicale bolognese Ian Vincent, è uscito lo scorso mese di marzo e merita d’essere ascoltato.
Artista: Ian Vincent
Album: Unalaska
Data Pubblicazione: Marzo 2013
Etichetta: Woolshop Palermo
Info: sito Ian Vincent
Ascolta:
Ian Vincent è il nome di un progetto musicale iniziato dall’artista abruzzese Giacomo Giunchedi (chitarra e voce) e si inserisce nella scena bolognese dell’alternative-acoustic. Il primo lavoro del giovane musicista è uscito nel 2010 ed è un EP intitolato We Were There, ascoltabile sul sito https://soundcloud.com/ian-vincent.
A distanza di due anni Giunchedi si è rimesso di nuovo all’opera e ha iniziato a scrivere i pezzi di un nuovo album Unalaska che è stato auto-pubblicato lo scorso mese di marzo per la Woolshop Palermo, una piccola casa discografica indipendente nata per iniziativa di Giuseppe Mistretta.
Unalaska è un album composto da otto tracce acustiche presentate da un artwork fatto in casa e registrate in lo-fi per sottolineare il fatto che è tutto rigorosamente self-published. Creato con pochi strumenti, il disco è considerabile un viaggio tra paesaggi sfumati e atmosfere sussurrate, inconfessate, quasi impalpabili. È un itinerario che accompagna delicatamente verso lande senza forma o spiagge in cui si infrangono le onde rievocate dai suoni della chitarra di accompagnamento. Non si tratta di un percorso fatto a velocità stabile, ma caratterizzato da un ritmo variabile, ad esempio si possono trovare pezzi vivaci come La Cigale e altri più docili come Laughable Creatures, fino alla chiusura spirituale del sipario con Eastern Plastic. La registrazione in lo-fi rende il suono più rustico e grezzo e questo conferisce ai brani un temperamento sicuramente più saldo e determinato. La fermezza del carattere si evince anche dai testi – che si possono leggere anche sul sito -, in essi si comprende la presenza di virtù da mantenere salde ad ogni costo, ma anche di dubbi e quesiti che riflettono l’anima della musica e dell’artista.