Upside Down

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La forza dell’amore che supera ogni confine è il messaggio dell’ultima pellicola di Juan Diego Solanas.

Upside Down, di J. D. Solanas, Can/Fra 2013, 107’

In uscita nella sale cinematografiche il 28 febbraio 2013

Sceneggiatura: Juan Solanas

Fotografia: Pierre Gill

Montaggio: Paul Jutras

Musiche: Benoit Charest

Scenografia: Alex McDowell

Casa di produzione: Jorour Productions, Onyx Films, Studio 37, Transfilm

Distribuzione: Notorius Pictures

Interpreti: Kirsten Dunst, Jim Sturgess, Larry Day, Timothy Spall, Heidi Hawkins, Don Jordan, Holly O’Brien, John Maclaren, Elliott Larson, Vincent Messina, Vlasta Vrana, James Kidnie, Nicholas Rose, Kate Trotter, Paul Don

Adam e Eden sono gli abitanti rispettivamente del Mondo di Sotto e del Mondo di Sopra.  Due mondi simmetrici tanto vicini da riuscire a sfiorarsi, ma assolutamente incontaminabili a vicenda: nessuno può passare da un globo all’altro. Ma molti anni fa, quando ancora era bambino, Adam si spinse oltre la recinzione protetta e incontrò lei. Eden, una bambina dolce e bionda che ben presto divenne la sua compagna di giochi. Un appuntamento il loro che durò per anni, fino a quando i due non vennero scoperti. Le conseguenza furono amare e tragiche: lei perse la memoria, mentre lui venne rinchiuso per un certo periodo.

Anni 2000: Adam non ha mai dimenticato quegli occhioni azzurri e ora ha un unico obiettivo. Riuscire a incontrarla di nuovo. A tutti i costi. Si farà assumere TransWorld, una grande multinazionale che si dispiega fra i due mondi, con un edificio che funge quasi da cordone ombelicale fra di essi. I piani sono numerati a partire da metà altezza –  il piano zero –  da cui si può salire verso il Mondo di Sopra (+1, +2, +3…) o scendere verso il Mondo di Sotto (-1, -2, -3…). Anche qui, superare le barriere è severamente proibito.  Ma ancora una volta Adam non si perde d’animo: nel corso dei suoi esperimenti trova il modo – pericoloso e intraprendente – per improvvisare qualche viaggetto al piano di Sopra. Risvegliare l’amore nel cuore di Eden è l’unica cosa che conta. Nonostante tutto.

Un Romeo e Giulietta versione 2000 è l’ultima pellicola di Solanas, indubbiamente uno degli autori più atipici degli ultimi anni. L’idea del regista era quella di trasportare una simile storia in un mondo irreale, quasi fantascientifico, peccato però manchi di quella passione e di quel pathos che nelle tragicommedie fungono da motore.  Gli stessi attori – Jim Sturgess e Kirsten Dunst- non riescono a comunicarci nessuna tenerezza o emozione degna di nota. Lodevole il  messaggio: l’amore che supera ogni barriera, anche quella più invalicabile, ma  ci sono indubbiamente modi migliori, meno melensi e frettolosi per farlo trasparire. Un film che andrà a incuriosire solo gli amanti del genere fantasy.

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Redazione

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