VEDUTISTI FRANCESI: LUOGHI COMUNI A ROMA

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Nella selezione di settanta tra acquerelli e incisioni proposta a Palazzo Braschi, si trova sicuramente qualcosa in più di una semplice carrellata di vedute di Roma.
Innanzi tutto a restituirci queste immagini della città sono pittori che, poco più che ventenni, hanno il privilegio di poter frequentare i corsi dell’Accademia di Francia, il che, nel periodo a cavallo tra Sette e Ottocento, significava avere la possibilità di visitare la prima e fondamentale tappa del Grand Tour.
In secondo luogo, protagonista di queste opere è una Roma che porta con sé una serie di contraddizioni, dove il ricordo della grandezza passata sembra quasi giustificare, addirittura legittimare, l’immobilismo presente e l’incapacità di uscire da un’ arretratezza propria della Roma papalina.
Quello che si deve immaginare dietro queste opere, dunque, è la volontà, da parte di giovani artisti appena giunti a Roma, di ritrovare lo splendore antico dietro la decadenza attuale, di osservare con sguardo nuovo ciò a cui una città, forse troppo assuefatta alle ricchezze artistiche in suo possesso, non riesce più a dare il giusto peso.

Questo è quanto si può leggere negli acquerelli dedicati alle rovine romane, come quelli di Hubert Robert (soprannominato, proprio per la sua predilezione, “Robert delle rovine”), nelle opere di Abraham Ducros, che riportano immagini dei Fori Imperiali nel periodo di maggior declino, o ancora nelle litografie di Jean-Baptiste Thomas, e nei disegni di Leveil, dedicati alle più famose porte romane.
Paradossalmente, sebbene si sia ormai raggiunto un diverso grado di consapevolezza del valore del patrimonio artistico romano, queste opere suscitano anche nell’osservatore di oggi meraviglia e ammirazione: l’effetto è quello di riscoprire luoghi familiari, al di fuori però dei contesti abituali. Dal Colosseo a San Pietro, da Castel Sant’ Angelo a Piazza del Popolo, da Ponte Milvio a Ponte Nomentano, passando per gli immancabili panorami del Pincio, via via per la campagna, fino a Tivoli e Ariccia, il visitatore percorrerà questo viaggio tra visioni insolite di luoghi che, a questo punto, non appariranno più così comuni.

LUOGHI COMUNI. VEDUTISTI FRANCESI A ROMA TRA IL XVIII E IL XIX SECOLO

Museo di Roma 8 febbraio – 27 maggio 2012

foto Giovanni Volpato, Veduta del Tempio della Fortuna Virile e del Tempio di Vesta, acquaforte acquerellata, 1780.

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