©Musacchio & Ianniello: Irene Russolillo, vincitrice del Premio speciale Equilibrio per l’interprete.
Puntuale nel mese di Febbraio si è tenuto il primo appuntamento di Equilibrio. Festival della Nuova Danza. Sabato 1° febbraio si è tenuta la prima serata del Premio Equilibrio, evento a vocazione formativa all’interno del Festival, che giunge alla settima edizione.
Irene Russolillo “Strascichi”
Andrea Gallo Rosso “I meet you … if you want”
Annamaria Ajmone “[In]Quiete”
Tommaso Monza “ROD – studio per IL KHAN”
Sabato 1 febbraio 2014, ore 18.00
Auditorium Parco della Musica, Roma
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Durante la prima serata del Premio Equilibrio, che si rivolge ad artisti emergenti under 40 proponenti brevi forme coreografiche caratterizzate da originalità dell’idea e innovatività del linguaggio artistico, si sono esibiti quattro tra i finalisti selezionati dal Direttore Artistico del Festival Sidi Larbi Cherkaoui.
Andrea Gallo Rosso propone il duo maschile I meet you … if you want, durante il quale i due danzatori affastellano movimenti sinuosi, simmetrici, simbiotici al ritmo di una voce femminile fuori campo. Il loro gioco di articolazioni, dondolamenti e spostamenti di equilibrio crea un’elastica dualità che, accompagnata dalla morbida fluidità delle luci, sembra esaurire le scelte coreografiche rilevanti dello spettacolo.
Il duo femminile [In]Quiete di e con Annamaria Ajmone è ricco di elementi scenici volti a stordire lo spettatore, alternando ritmi e movimenti velocissimi e convulsi a momenti di estrema lentezza in cui tutto rallenta, risaltando i visi sfiancati delle espressive performer. Emerge una sintonia rara tra le due interpreti che, a fronte di scelte coreografiche non particolarmente originali, si spingono, si contorcono, si scrutano, si piegano, divenendo il motore propulsore l’una del movimento dell’altra.
Tommaso Monza porta in scena con altri tre performer l’eclettico ROD – studio per IL KHAN, progetto d’indagine sulla cultura kazaka. Il mischiare vari elementi coreografici intermediali e costumi di scena apparentemente inspiegabili ad uno stile di movimento non del tutto riconoscibile comporta il rischio di cadere nell’autoreferenzialità dell’esibizione del singolo performer che non crea un lavoro corale, se non nell’unico momento in cui viene mimata una danza tribale che, accompagnata da elementi sonori che rimandano alla Natura, allude a un tentativo di primitivo ma riuscito linguaggio di comunicazione non verbale.
L’assolo di Irene Russolillo in Strascichi la vede protagonista di una sorta di eco, simile al ricordo, di Qualcosa che ha il potere di destabilizzare ogni essere umano. Parole spesso proiettate sullo sfondo e la sua bella voce ora fuori campo ora dal vivo di un isolato microfono sono il correlato scenico della sua tempesta interiore espressa da un tossire sempre più forte che rimbomba fino all’ultimo spettatore in un ritmo sempre più incalzante che la agita in percussioni di sudore. Lo spettacolo si contraddistingue per scelte coreografiche e drammaturgiche precise, tipiche del teatro-danza. La danzatrice, dotata di una forte presenza scenica e che sa ben utilizzare il suo strumento corporeo dalle linee elastiche e vigorose, ha vinto il Premio speciale Equilibrio 2014 per l’interprete.