Cocorosie in concerto il 15 giugno al Laghetto di Villa Ada all’apertura della nuova edizione di Roma incontra il mondo, abituale ritrovo estivo romano dove fino al 30 luglio vengono ospitati artisti internazionali e non in un caleidoscopio di culture e ritmi avvolgente ed unico.
Line Up: Nomi Ruiz, CocoRosie
Dove: Laghetto Di Villa Ada, Roma
Quando: 15 Giugno 2013
Info: sito Villa Ada
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L’atmosfera è quella tipica di Villa Ada, l’acqua del laghetto increspata dal movimento del vento, il sole lentamente abbandonato alla sua notte, le luci che si accendono, e il popolo romano venuto ad assistere al primo concerto di questa edizione che pian piano volge al suo inizio, in attesa.
E quando ad aprire la serata vi è Nomi Ruiz, celebre artista hip-hop e nu-disco newyorchese, ogni legame si spezza e il ritmo pulsante dei suoni unito al fascino retrò dei costumi e della voce regala momenti di intensa partecipazione da parte del pubblico.
Il momento topico della serata arriva quando le due sorelle Cocorosie fanno il loro ingresso sul palco con la loro eccentrica ed ambivalente costanza nel proferire misticismi orientali e usi occidentali, anche attraverso il cambiarsi d’abito almeno un paio di volte, sempre stupendo per colori, tessuti, particolari.
L’esecuzione posta alla luce un mix di indie-rock, elettronica, hip-hop che fin dal loro esordio nel 2003 ha fatto attendere con curiosità ogni passo successivo delle due sorelle, e che in questa serata si focalizza in particolar modo sui brani del loro ultimo album Tales Of a Grass Widow.
Brano dopo brano la sinestesia fra le Cocorosie ed il pubblico diventa sempre più inscindibile: pezzi come After The Afterlife o End Of Time diventano vere e proprie gemme in grado di focalizzare gli occhi e le orecchie di tutti su strati intrinseci di sogno e realtà grazie a quella loro capacità di muoversi in variegate danze, rendendo il tutto ancora più prezioso, spettacolare ed intimo, persino il ritorno di Nomi Ruiz sulla scena per una inaspettata e fugace collaborazione live.
Concludendo, non si può che rimanere colpiti da questo multiforme duo così votato alla sperimentazione più pura e senza barriere che, come le stelle sopra Villa Ada, continuerà a brillare si spera, per molti album ancora.
