VULCANO

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VULCANO

di Francesco Pontorno e Virginia Franchi

riscrittura dei Costruttori di vulcani di Carlo Bordini

con Michele Balducci, Emanuel Caserio, Claudia Vismara

regia Virginia Franchi

light designer  Giovanna Bellini

ufficio stampa Gabriella Lambusta

progetto grafico  Lostudiodorme

 

1 – 4 febbraio 2012 h 21, Colosseo Nuovo Teatro di Roma

5 febbraio h 17, Colosseo Nuovo Teatro di Roma

Lo spazio scenico sembra già porre delle distanze incolmabili tra tre elementi: un tavolo rovesciato come da una forza invisibile, al centro della scena, e due sedie ai lati, quasi scaraventate ad arte in direzioni totalmente opposte, così da apparire speculari. E mentre il corpo di una donna, avvolto da un leggero vestito rosso, si srotola come se si risvegliasse serenamente da un lungo torpore, due uomini tentano di riordinare, almeno apparentemente, il difficile equilibrio spazio-temporale che ripercorre l’erto cammino di una relazione (e sì, perché una relazione è proprio un esperimento dall’esito assolutamente incerto che va avanti a tentativi), come se ciò bastasse a rassicurarli. Quei due uomini, in realtà, fanno parte della stessa persona, Luca. D’ora in poi è proprio su quel tavolo e tra quelle sedie che si avvicenderà l’incessante intrecciarsi di tre cellule impazzite senza direzione, talvolta calamite – tenute inevitabilmente insieme da incontrollabili rincorse – talvolta corpi accucciati agli antipodi, ripiegati su se stessi dai loro pensieri non esternati. E’ Carla (Claudia Vismara), con un intenso urlo liberatorio e armata di un radioso sorriso, a rompere ogni tipo di barriera con il pubblico -entrando in contatto con la sua parte più profonda- e a dare una qualche chiave di accesso al faticoso lavorio mentale dei personaggi. E’ piena di vita, Carla, un vulcano in una continua eruzione di emozioni, rotonda e ciclica come il mare. La sua energia positiva è talmente trascinante da contagiare anche i più restii e il suo amore karmico tenta di abbracciare – in quella maniera paziente e ammirevole così tipicamente orientale – l’animo reticente e impaurito di Luca. Infatti, sebbene non esistano ostacoli spaziali evidenti, Luca combatte costantemente con una doppia anima che prende corpo (Michele Balducci e Emanuel Caserio) inchiodandolo letteralmente al suolo e tappandogli addirittura la bocca, così da impedirgli di amare Carla senza riserve.

Ẻ interessante la scelta di riproporre I costruttori di vulcani di Carlo Bordini, come commedia introspettiva, che scava nell’animo umano attraverso gli strumenti della psicologia e del sogno per rappresentare l’assurdità della paranoia. Le architetture mentali prendono la forma di immaginari lapilli lavici che spruzzano ovunque, talvolta anche a caso- lasciando segni e ferite- e danno vita ad un’esistenza parallela talvolta inspiegabile e difficile da gestire. L’atmosfera, carica di tensione, si riempie di parole non dette a causa di pensieri provenienti dai cunicoli più reconditi dell’anima di cui probabilmente ci si vergogna.

Il vestito rosso di Carla volteggia e quasi assorbe vita dalle emozioni, prima sbattuto sul tavolo da una passione improvvisa – subitaneamente sopita da dubbi fugaci – poi lasciato sbiadire da dolorose e indecifrabili separazioni. Il potere del non detto, o, ancor peggio, del detto ma non realmente comunicato, rende il tutto apparentemente senza senso ad occhi ciechi; ogni gesto sembra perdere di significato, se non opportunamente contestualizzato e metabolizzato.

Tutto questo accade finché i vulcani non diventano insormontabili e i cumuli di colata lavica non si ergono tra le anime per impedir loro di avvicinarsi una volta per tutte o, addirittura, per scindere l’anima stessa di una singola persona.

Ogni piccolo gesto, volto al riavvicinamento di una Carla stanca, è percepito dall’altra parte come un fardello così univoco e ingombrante da istigarlo alla rinuncia piuttosto che alla lotta, per paura di un rifiuto. Autoconvincimenti sempre più interiorizzati portano alla chiusura di sé, fino a causare la perdita della percezione di una realtà obiettiva.

 

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