TITOLO ελλάς
Artisti Michael Kountouris, Petros Christoulias, Soloup, Thanassis Dimou, Thanassis Petrou, Giorgos Botsos
@ TRICOMIA, Via della Barchetta 13 – 00186 Roma
a cura di Giosy Frassino
30 settembre – 15 ottobre
Sino al 15 ottobre, la galleria Tricomia presenta la mostra collettiva ελλάς, a cura di Giosy Frassino, che racchiude lavori di illustratori, vignettisti e fumettisti greci. Il fine dell’esposizione è quello di riflettere, con ironia, sulla crisi della Grecia manifestasi oramai non solo come recessione economica, ma anche come decadenza ideologica e culturale. Una crisi non circoscritta esclusivamente al suolo greco, ma che, per effetto della globalizzazione, ha contaminato tutto il vecchio continente, mettendo in dubbio il senso stesso dell’Europa e del suo sogno di unità, nonché il motivo della sua esistenza come istituzione politica.
Le matite dei disegnatori raccontano così le vicissitudini di un popolo schiacciato dalla crisi, ma allo stesso tempo consapevole e vigile, artefice del proprio destino e capace di scuotere le coscienze anche oltre i confini nazionali. Ogni artista tratteggia i suoi compatrioti, con uno stile personale e secondo le proprie idee: dal pluripremiato Michael Kountouris, che attraverso una citazione mitologica, rappresenta il fegato di Prometeo minacciato non solo dall’aquila ma anche dall’Euro, a Thanassis Petrou e la sua rappresentazione goliardica di Mykonos. E ancora da Soloup che raffigura un’ Europa malata in sedia a rotelle come un militante dell’ISIS, che in nome dell’Euro decapita la Grecia, alla disperazione mista ad attesa di qualcosa che non arriverà di Thanassys Dimou, che si ispira al Pericle Principe di Tiro di William Shakespeare. Ed infine dalla celeberrima scultura di Zeus o Poseidone del Museo Nazionale di Atene, reinterpretato da Petros Christoulias come un surfista che rischia di essere travolto dall’onda della crisi, alle coloratissime vignette dal sapore ortodosso di Giorgos Botsos. L’elemento comune resta la satira: senza scadere mai nell’ovvio o nel melodrammatico, i sei autori esortano il pubblico a sorridere e allo stesso meditare sul cammino che stiamo percorrendo, come cittadini ma anche come uomini.
Come ci suggerisce uno dei celebri aforismi di Aldo Palazzeschi: «Il riso fa buon sangue, ed è il profumo della vita di un popolo civile».
