Short Theatre 2016 | Frosini/Timpano, Carne

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testo Fabio Massimo Franceschelli
regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
disegno sonoro e musiche Ivan Talarico
collaborazione artistica Alessandra Di Lernia
assistente alla regia Sonia Fiorentini
progetto grafico Davide Abbati
produzione Frosini Timpano – Kataklisma

Short Theatre
giovedì 8 Settembre 2016, La Pelanda, Roma


Undicesima edizione del Festival Capitolino che apre la stagione del dopo estate. Short Theatre nato dalla mente geniale di Fabrizio Arcuri non delude le aspettative romane, presentando anche quest’anno un programma pregno di qualità e varietà. Negli anni il festival si è evoluto e ha creato numerose reti di collaborazione, si è inserito in diversi network e progetti italiani ed europei attraverso i quali è riuscito a portare nella capitale una moltitudine di giovani realtà nostrane e straniere e più consolidate personalità del mondo della danza e del teatro.

Tra queste ultime, il duo romano Elvira Frosini e Daniele Timpano che hanno portato in scena Carne spettacolo del 2016 con il testo di Massimo Franceschelli e il disegno sonoro di Ivan Talarico. Un testo quello di Franceschelli intelligente ed ironico che cavalca il trend così diffuso negli ultimi anni del vegetarianesimo e veganesimo, e partendo dalla dicotomia che spesso si crea tra i discepoli di queste tendenze e gli strenui sostenitori dell’onnivorismo, si sofferma anche su temi dai risvolti più etici, divaga nella sfera sessuale e declina in tutte le sfumature la parola carne, simbolo del vivente.

I due protagonisti e registi dello spettacolo interpretano il testo con il loro marchio di fabbrica. Una fisicità ben congeniata e dettagliata, una capacità dialettica precisa e tagliente, una presenza scenica forte e ironica al punto giusto. L’ambiente è reso cupo dalla predominanza del colore nero: nera la scatola scenica, e neri i vestiti. Ad alleggerire l’atmosfera il testo che calza a pennello sui due attori e un impianto sonoro evidente ma mai invadente.

La carne è intesa nel suo risvolto più ampio, la carne come alimento eticamente discutibile di cui si cibano gran parte degli esseri umani, la carne come muscoli e corpo e vita. Il piacere della carne che determina impulsi sessuali, e la violenza della morte che trasforma la carne in oggetto commestibile.

Uno spettacolo piacevole, a tratti delirante e irresistibile.

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Autore

Valeria Loprieno

Caporedattrice della sezione Danza e Teatro. Danzatrice, coreografa e insegnante di danza. Laureata con il massimo dei voti, in Lettere con indirizzo discipline dello spettacolo alla Sapienza di Roma. Scrivetemi a teatro@nucleoartzine.com

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